Risarcimento danni da circolazione stradale

Di recente, con legge 124/2017, sono state apportate modifiche agli articoli 138 e 139 del codice delle assicurazioni private, rinviandosi ad un D.P.R. la predisposizione di una specifica tabella unica nazionale, delle menomazioni alla integrità psico-fisica comprese tra dieci e cento punti e del valore pecuniario da attribuire ad ogni singolo punto di invalidità comprensivo dei coefficienti di variazione corrispondenti all’età del soggetto leso.

Le finalità della emanazione della tabella per le macrolesioni sono garantire il diritto delle vittime dei sinistri ad un pieno risarcimento del danno non patrimoniale effettivamente subito e razionalizzare i costi gravanti sul sistema assicurativo e sui consumatori sui quali vengono solitamente riversati gli esborsi delle compagnie assicurative attraverso aumenti di premio.

In taluni casi, l’indennizzo cd. tabellare può non essere satisfattivo e ciò si verifica nell’ipotesi in cui vi siano peculiari aspetti della vita del soggetto leso che sono stati radicalmente compromessi a causa dell’infortunio, rendendosi così necessario valutare se vi siano o meno margini per poter ottenere un risarcimento ulteriore rispetto a quanto previsto dalle tabelle che già contengono la quantificazione delle conseguenze “ordinarie” già previste e compensate dalla forfetizzazione del danno non patrimoniale.

Il tema è quello della personalizzazione del danno e per ottenere un risarcimento superiore a quello ordinario non basta far valere circostanze individuate genericamente, dovendosi procedere ad una articolazione analitica di dette voci attraverso l’inerenza di esse alla persona ed alla sua esperienza di vita.

In altre parole, non è possibile ottenere un risarcimento ulteriore rispetto a quello previsto dalle tabelle se viene lamentata una compromissione ad attività ordinarie che possono riguardare la generalità delle persone perché in questo caso si è in presenza di una duplicazione risarcitoria del medesimo danno.

Lo studio è disponibile a rendere consulenza e assistenza in ordine alle conseguenze di sinistri che hanno comportato rilevanti danni patrimoniali e non patrimoniali e che possono trovare adeguato ristoro, evidenziando che nell’ipotesi di definizione in via stragiudiziale del contenzioso con la compagnia assicurativa non sarà chiesto alcun ulteriore compenso rispetto a quello versato dall’assicurazione.

 

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Avv. Pierantonio Paissoni
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