Con la sentenza 1637/2024, emessa dal Tribunale di Brescia in data 17.04.2024, l’ASST della Franciacorta è stata condannata a risarcire all’erede di una paziente, assistita dagli avvocati Pierantonio Paissoni e Viviana Rapisarda, il danno non patrimoniale derivato alla deceduta dall’intervento di angioplastica.
Nel corso del procedimento, il giudice disponeva una CTU medico legale che accertava una serie di errori di terapia aventi valenza causale nel determinismo dei successivi postumi temporanei e permanenti, segnatamente consistenti in:
- errata indicazione terapeutica;
- inadeguata esecuzione tecnica dell’accesso arterioso, peraltro eseguito in assenza di monitoraggio intraoperatorio;
- mancanza di idoneo monitoraggio post-operatorio, esitante in ritardo diagnostico e terapeutico dello shock emorragico.
Il Tribunale di Brescia riconosceva altresì all’erede universale della paziente deceduta il danno da omesso consenso informato, a fronte del contenuto carente della documentazione sottoposta alla paziente, priva di qualsivoglia riferimento ai:
- Passaggi procedurali previsti nell’endoarterectomia;
- Rischi e benefici correlati a tale terapia;
- Vantaggi dell’endoarterectomia rispetto alla PTA (angioplastica percutanea).
Le spese di lite, dei consulenti tecnici d’ufficio e dei consulenti tecnici di parte attrice venivano poste a carico dell’ASST soccombente.
Al seguente link potete scaricare la sentenza.
SENTENZA ANONIMIZZ. ASST FRANCIACORTA